Il progetto grazie al quale è nato il Parco Cerillo si basa sulla strategia, ormai da più di un decennio collaudata nel campo della gestione e della riqualificazione dei beni comuni, che punta all’affidamento al privato sociale di siti per cui risulta complesso e costosa la manutenzione da parte della pubblica amministrazione.
Una storia da raccontare
Un’oasi verde di circa 14,000 mq che si distende su un versante della collina denominata S.Anna. Un parco pubblico in una delle più pregevoli aree verdi nel centro di Bacoli, il cui fascino è accresciuto dalla posizione geografica e dal percorso in salita, che permette di godere del panorama straordinario sul Lago Miseno e sul mare.
Un luogo lontano dai rumori, dove conoscere la macchia mediterranea e i prodotti della nostra terra presenti negli orti urbani.
Tutto questo prima del 2015 non esisteva.
Il lavoro di riqualificazione è iniziato a maggio 2015 grazie al progetto “Parco Cerillo – Oasi di Ambiente e Cultura”: è stata in primo luogo ripulita e messa in sicurezza la parte bassa del Parco, con il ripristino dell’impianto elettrico e la sostituzione del tavolato di legno ormai usurato, operazione che permesso di ospitare i primi spettacoli ed altri eventi culturali già nel settembre 2015.
Nel mese di agosto avevamo già cominciato la sfida più difficile: il decespugliamento della parte alta del Parco, mai accessibile nonostante i lavori ultimati nel 2007 per la presenza di rovi infestanti; più di 5000 mq di verde in salita, sul pendio della collina S.Anna, che conducono ad un panorama mozzafiato, una finestra che affaccia sul Lago Miseno e sul mare.
Tale area, quella più ampia e gradevole del Parco, è quindi finalmente accessibile.
Ma il progetto non è consistito solo nell’opera di pulizia, riqualificazione e manutenzione: sui tratta altresì di un’azione integrata di recupero e valorizzazione di un bene comune, pienamente restituito alla comunità. Ragion per cui dal principio sono state organizzate attività artistiche e occasioni di aggregazione che hanno animato il Parco negli ultimi due anni: spettacoli musicali, fiere e mercatini di prodotti biologici e artigianali, attività didattiche, laboratori per bambini, seminari e conferenze, incontri di lettura.
E ora, raccontiamo la storia. Quella vera.
Fino al 1987
Il Parco Cerillo è nato in un’oasi verde di circa 14,000 mq che si distende su un versante della collina denominata S.Anna. L’intera area, compresa a meravigliosa Villa edificata nel diciannovesimo secolo, attuale sede della biblioteca comunale, era di proprietà della famiglia Cerillo, prima di essere acquistata dal Comune di Bacoli nel 1987.
Dal 1987 al 2015
Il Parco resta abbandonato e inaccessibile nonostante 3 milioni di euro di fondi europei spesi. Oltre agli interventi per la messa in sicurezza della Villa, la Regione Campania mette a disposizione prima 1.711.000,00 euro per, e successivamente altri 680.811,68 per creare un orto botanico. Quasi 2 milioni di euro di risorse pubbliche spesi ma l’orto botanico non è stato mai inaugurato né l’area è stata mai resa accessibile.
Un bene pubblico inutile, pericoloso e costoso visto che il Comune continuava a coprire i costi delle utenze, della sorveglianza e della manutenzione. Dal 2010 il piano inferiore della villa diventa biblioteca comunale, molto frequentata dai giovani che la utilizzano come aula studio, ma il Parco intorno continua a restare inaccessibile.
UN LUOGO PUBBLICO ABBANDONATO ED INACCESSIBILE, NONOSTANTE IL COMUNE AVESSE SPESO QUALCHE MILIONE DI EURO PER LA RIQUALIFICAZIONE E CONTINUASSE A SOSTENERE COSTI A CARICO DELLA COLLETTIVITÀ.
Dal 2012 al 2015
Un partenariato di quattro associazioni bacolesi, propone al Comune di Bacoli un processo di coprogettazione per la riqualificazione dell’area che diventerà un parco pubblico nel quale tutelare il verde e la natura, polo culturale e luogo d’inclusione. Il Comune accetta e nasce così il progetto “Parco Cerillo – Oasi di Ambiente & Cultura” presentato in risposta all’Avviso Pubblico “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici” del Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale. Il Comune si impegna con delibera di giunta n.7 del 2013 a concedere l’area in comodato d’uso gratuito per sette anni in caso di ammissione a finanziamento che averebbe reso la riqualificazione possibile e a costo zero per l’ente.
Capofila del partenariato è l’Associazione Luna Rossa costituita dagli utenti della Salute Mentale, dai loro familiari, dagli operatori e da cittadini del territorio partecipi delle problematiche della psichiatria, operante nella Comunità Dedalo, struttura residenziale e semiresidenziale dell’A.S.L. NA 2 Nord che aderisce al progetto. Gli altri componenti del partenariato sono l’Associazione IoCiSto, l’Associazione Marina Commedia e la Cooperativa sociale La Casetta.
Il progetto viene approvato dal Dipartimento ed il Comune di Bacoli con delibera di giunta 214 del 10.7.2014 conferma la volontà di concedere il bene.
La convenzione per l’avvio del progetto viene firmata il 4 marzo 2015.
LA COPROGETTAZIONE PERMETTE AL COMUNE DI BENEFICIARE DELLA COLLABORAZIONE DEL TERZO SETTORE PER LA RIGENERAZIONE DI BENI PUBBLICI, IN PIENA OSSERVANZA DEL PRINCIPIO COSTITUZIONALE DI SUSSIDIARIETÀ E SENZA INVESTIRE RISORSE FINANZIARIE CHE SONO INVECE RECUPERATE GRAZIE AL FUNDRAISING OPERATO DAL TERZO SETTORE
Dal 2015 al 2017
Grazie al progetto l’area rinasce già nella primavera del 2015, ripulita e resa accessibile. la riattivazione dell’impianto elettrico e del sistema d’irrigazione, indispensabile per la nascita degli orti urbani e la frequentazione della parte alta del Parco. Il ripristino del tavolato, la costruzione delle prime panche e altri arredi utili a prendere il Parco un ambiente ideale per lo studio e il coworking “en plein air”. Partono le prime attività culturali, i mercatini di prodotti a km zero, eventi e spettacoli, inziative di sensibilizzazione in campo ambientale.
IL PARCO CERILLO, UN LUOGO PUBBLICO ABBANDONATO, VIENE FINALMENTE RIQUALIFICATO E RESTITUITO ALLA COLLETTIVITÀ’ SENZA CHE IL COMUNE DI BACOLI SPENDESSE UN EURO.
Dal 2017 al 2022
Il progetto prevedeva la creazione, attraverso un bando pubblico, di una cooperativa senza scopo di lucro che si occupasse del Parco e, grazie alla trasformazione del casotto del custode posto all’ingresso – servizio di custodia mai attivato – in un’agribar, potesse pagare gli stipendi dei lavoratori, le utenze, la manutenzione di questa enorme area e così creare uno spazio pubblico gratuito e per tutti che favorisse l’inclusione sociale e i servizi per lo studio dei giovani ed il tempo libero delle famiglie, oltre attività artistiche e culturali e la creazione di orti sociali.
Venti giovani selezionati con bando pubblico partecipano al percorso formativo che coinvolge la cooperativa sociale “Fiori di Zucca”, che gestisce i terreni confiscati presso l’ex manicomio di Aversa e anima del consorzio “NCO – Nuova Cooperazione Organizzata”, la cooperaitva la Paranza, i referenti di Libera Campania e Legacoop Campania.; diversi sono stati i sopralluoghi presso realtà che hanno vissuto analoghe esperienze di start-up, che hanno perfezionato un entusiasmante percorso di educazione alla cittadinanza attiva e formazione nella gestione di beni comuni.
Dopo un periodo di formazione e di accompagnamento allo start up durato due anni, nasce la Cooperativa Sociale Tre Foglie. Il 15 dicembre 2017 viene aperto l’agribar Bar/co Cerillo, motore economico che può così garantire la creazione di occupazione, la manutenzione del Parco e l’animazione culturale e sociale.
Tre Foglie è una cooperativa sociale di tipo B, persegue quindi lo scopo scopo mutualistico anziché quello lucrativo ed in particolare si prende cura dei cittadini più deboli occupandosi anche dell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati oltre a percorsi d’inclusione sociale in collaborazione con associazioni di settore e l’ASL.
IL PARCO DIVENTA UN LUOGO PUBBLICO, CON ACCESSO GRATUITO, MANUTENUTO E RESO UN BENE COMUNE UTILE ALLA COMUNITÀ SENZA CHE IL COMUNE DI BACOLI SPENDESSE UN EURO. ANCHE DURANTE LA PANDEMIA LA COOPERATIVA SOCIALE TRE FOGLIE HA CONTINUATO A PRESTARE IL PROPRIO SERVIZIO E A GARANTIRE LA FRUIZIONE DI QUESTO PRESIDIO ESSENZIALE DI COMUNITÀ.
COSA E’ OGGI IL PARCO CERILLO
In tutto questo tempo il Parco Cerillo è diventato un luogo pubblico e gratuito di incontro e inclusione; riconosciuto in tutta la Regione come uno dei principali poli culturali, artistici e giovanili nei Campi Flegrei. Uno spazio intergenerazionale, frequentato da TUTTI, dai neonati ai centenari. Area studio attrezzata e confortevole per i giovani. Ritrovo per il relax e il divertimento vissuto anche da bambini e famiglie. Presidio ambientale con gli orti sociali. Spazio per le iniziative di associazioni, palestre, artisti. Palcoscenico per la musica dal vivo, il cinema, il teatro, nostre d’arte e fotografiche.
Strumento per la creazione io occupazione giovanile.
Luogo per l’inserimento sociale e lavorativo di soggetti svantaggiati.
IL PARCO CERILLO OGGI E’ UN LUOGO PUBBLICO, CON ACCESSO GRATUITO, MANUTENUTO, CON LE UTENZE PAGATE, CHE OFFRE SERVIZI E SPAZI A TUTTI I CITTADINI, LUOGO APERTO E D’AGGREGAZIONE INDISPENSABILE DOPO LA PANDEMIA SOPRATTUTTO PER QUELLI PIÙ’ FRAGILI E CREA ANCHE OCCUPAZIONE REGOLARE DI 12 GIOVANI BACOLESI UNDER35.
IL COMUNE DI BACOLI NON SPENDE UN EURO PER TUTTO QUESTO.
2022
Alla cooperativa viene comunicato con una nota che sarà pubblicato un bando per la gestione dell’area, la quale dovrà essere sgomberata entro il 27 ottobre 2022.
Il bando viene pubblicato il 12 settembre ma inspiegabilmente cancella i benefici e il modello virtuoso di co-gestione sperimentato. Vengono dimenticati i 12 giovani bacolesi regolarmente occupati (parliamo di una Cooperativa sociale che gestiva un Parco Pubblico in regime di convenzione, il Comune non poteva non sapere) e il bando affida semplicemente “un chiosco” con l’obbligo di tener pulite e manutenute le altre aree, non date in concessione. Sparirebbe così l’offerta culturale e la possibilità di associazioni e organizzazioni bacolesi di svolgere iniziative in un luogo attrezzato e curato. E sparirebbero i percorsi terapeutici e d’inclusione sociale per soggetti fragili. Sparirebbe quindi la Bellezza del Parco Cerillo, quella che la rende uno spazio vivo e formativo, d’inclusione e aggregazione, un luogo di libertà e legalità, un modello virtuoso ci rigenerazione di beni comuni e di cittadinanza attiva (la Cooperaitva è stata chiamata ad accompagnare la nascita e lo strart-up della cooperativa nata in seno al progetto “Generazioni Fruttuose” sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD per dare nuova vita ad un bene confiscato a Casapesenna, in provincia di Caserta).
Il 20 settembre “Confcooperative Campania – Federsolidarietà” scrive all’amministrazione comunale ripercorrendo questa storia e invitando a ritirare il bando e avviare un confronto con gli enti del terzo settore, come richiamato dal Codice del Terzo Settore e dalle recentissime linee guida n. 17 dell’ANAC “Indicazioni in materia di affidamenti di servizi sociali” che hanno chiarito che le modalità della coprogrammazione e della coprogettazione tolgono spazio alle procedure previste dal codice dei contratti.
Successivamente scrive al Sindaco anche “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie – Coordinamento regionale della Campania” chiedendo il ritiro del bando e la salvaguardia di questa esperienza di legalità e di cittadinanza attiva che ha acceso la luce della speranza su questo territorio.
Nessuna risposta viene fornita alle due organizzazioni, completamente ignorate.
Il 6 ottobre le due organizzazioni convocano un’assemblea pubblica al Parco Cerillo per sabato 8 ottobre, dalle ore 17,00, per confrontarsi con la comunità bacolese e le tante realtà flegree che stanno esprimendo il proprio dissenso per la scelta dell’amministrazione che decreta la fine dell’esperienza del Parco Cerillo e il licenziamento dei giovani lavoratori bacolesi che da luogo abbandonato lo hanno reso un bene comune pienamente restituito alla comunità.
L’assemblea rinusce tante persone che rappresentano la comunità vera del Parco Cerillo e le seguenti realtà sottoscrivono il documento IL PARCO CERILLO NON E’ UN CHIOSCO.
Confcooperative Campania – Federsolidarietà
Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie – Coordinamento regionale della Campania
NCO – Consorzio Nuova Cooperazione Organizzata
DiARC – Dipartimento di Architettura Università Federico II
Nati Per Leggere – Presidio Campi Flegrei
CGIL Campania
Fondazione di Comunità San Gennaro
Associazione Tutti a scuola Onlus
Associazione Misenum
Cooperativa La Paranza
#lavorobenfatto | Il Sole 24 Ore
Agrigiochiamo
Associazione Aste & Nodi
Maeditactio Cooperativa sociale – Bene confiscato “Artespressa” Casapesenna
Comitato Beni Comuni Bacoli
Associazione Vela Latina Monte di Procida
Insieme per l’Infanzia Onlus
Drazil Production (“Phlegraean Film Festival”)
Associazione Luna Rossa
Dedalus Cooperativa Sociale
Nuovo Cinema Flegreo
Agritettura 2.0
Masseria Ferraioli
MicroComunità “Orti urbani del Parco Cerillo”